Voce della coscienza, all’invito e al richiamo,
alla compassione della condizione umana tutta
intera, variegata, di aiuto, di comprensione bisognosa.
Non vuole soffrire, purificarsi, convertirsi, destinato
così alla disperazione, allo sconforto, alla morte.
Se solo ricordassimo S. Papa, guardando al tuo esempio,
come modello di vita e testimonianza spirituale, impegnato
ovunque e dappertutto, potremmo capovolgere la sorte,
assaporare la felicità, la grazia di vivere serenamente,
sapientemente, abbracciandoci l’un l’altro nell’incontro
amorevole, dignitoso di chi si fa carico di crescere
nell’accoglienza di tutti: del diverso, del disabile, dell’umano.
Tu profeta, maestro, tu uomo come noi, sei
riuscito a realizzare opere concrete, grandiose,
al di sopra delle possibilità povere esistenziali.
Hai chiamato, riunificato, conquistato cuori e persone
di ogni parte del mondo. Noi testimoni oculari
abbiamo il dovere di tramandarti, di descriverti,
di rinnovare la memoria, perché non si dimentichi
la potenza dell’annuncio, dell’invito a salvarsi.
Hai raggiunto tutte le dimensioni possibili
vicine e lontane, hai scoperto, incoraggiato,
stimolato, protetto ed è questo il tuo messaggio
da trasmettere il: “TOTUS TUUS” divino agli uomini.
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