AMARE È ESSERE BUONI E GENEROSI
Il mio cuore è lì, è amore donato,
profondo, disinteressato, vuole partecipare
con chiunque si trova nella sofferenza,
nella solitudine, nel bisogno, in chi vuole
avere un incontro, poter dire una parola
oppure stare in silenzio, perché non ce la
fa a parlare, non può più farlo, ma nell’incontro
gli sguardi si cercano, s’incrociano;
i nomi, le esperienze, i vissuti umani
vogliono venire a galla, desiderano
confrontarsi. I ricordi sono proprio tanti,
potersi solo vedere con chi è ultimo, ha bisogno di tutto
nella scala terrena, perché è malato, perché è anziano,
è debole, è indifeso, è morente, perché è condannato,
perché vive in prigione, perché ha peccato gravemente,
questo è il vero contatto di amore, che vuol dire
partecipazione ad ogni tipo di dolore, di incapacità,
è uscire fuori dall’egoismo per diventare caritatevoli,
pieni di gesti di bontà vera, di disponibilità verso gli altri.
L’amore è sofferenza, sì, ti chiede la veduta
in prospettiva allargata, ti sprona a capire che l’altro
accanto a te per suo conto non ce la fa a proseguire bene
il suo cammino, ma va indirizzato e incoraggiato.
A tale proposito chi ama sa che non può criticare