al medesimo. Ricercare per trovare la comune
universalità, i desideri buoni che accomunano,
le aspirazioni profonde all’unione con l’Infinito,
in cammino ciascuno verso l’obiettivo uguale
di protendere e sognare mete chiarificatrici
del proprio e simile esistere: è questa la
scoperta più efficace, il guardare in avanti
e oltre sempre per dedicarsi inarrendevolmente alla
formazione di sé con sé, con Lui e con gli
altri. Amiamo, perciò, prima di ogni
cosa il mondo, noi, i fratelli. Comprendiamo
che la vita è dono altissimo, che va apprezzato
comunque. Essa, sia nella buona che nella
cattiva sorte, va vissuta con amore e con stima,
è irripetibile, è insostituibile, è eterna.
Si nasce, ma non si muore mai. La vita
con la morte si trasforma, diventa più santa,
impalpabile, ma continua l’esistenza
dell’anima nell’al di là, per sempre nella
beatitudine o nella sofferenza sino alla
fine dei tempi, quando essa, purificata,
rientrerà nel proprio corpo per vivere
nel Paradiso Terrestre iniziale, dove
la vita si protrarrà nella pace e nella spiritualità.
Amen