7. Il DAILOGO RELAZIONALE LUMINOSO: IO – EGLI – MONDO – L’UOMO.

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Grazie, Signore, mio Dio, mio tutto, grazie
infinitamente perché mi metti in gioco
ogni giorno, mi solleciti a decidere

per il bene e per il male, mi provi allorquando
non ce la faccio più a sopportare il peso
dello stillicidio del male, che mi viene tante volte
dalla stupidità umana, che non si accorge

di provocare infinite pene, un grosso bagaglio
di sopportazioni. Sì, per amore, soffrire devo
ogni giorno con strazio e pianto, sì, devo
compenetrarmi nella nullità dell’imperverso

male, devo confrontarmi con le forze più spietate,
più impensate, più inqualificabili di un cuore
spento, freddo, che non sente, non è disponibile,
vuole e non sa che attua un’insostenibile

miseria di disumanità che, però, me
che voglio perdonare rende grande.