SBAGLIAMO A GIUDICARE
Signore, facci accorgere dei nostri sbagli.
Possiamo calunniare il prossimo,
condannare un nostro fratello,
essere impietosi con le nostre vedute su di lui.
Siamo noi a cadere nell’errore,
possiamo non essere giusti,
noi stessi avere i nostri pregiudizi,
i nostri pensieri e le idee momentanee,
frutto delle nostre debolezze, forse
incapaci per una mancanza
qualsiasi di vedere bene, ricordare
con altrettanta efficienza.
Chiediamo perdono per queste
inavvedutezze, per questo
farsi male a vicenda, rovinando
ogni possibile rapporto umano e civile.
Che giusta letizia sotto il controllo
di sé sono il vigilarsi, il parlar poco,
il silenzio, l’ascolto, il non pettegolezzo,
il riconoscimento del peccato.
Come uomo senti un rimorso
dentro, vuoi porre rimedio
a quel danno della parola sbagliata,
ma è come buttare al vento ogni piuma.
Come poi possiamo raccoglierla?
