VINCIAMO LO SCETTICISMO, L’INCREDULITÀ
Siamo vittime di noi stessi, della nostra povertà,
della sterilità, dei nostri pregiudizi, delle incapacità.
Dobbiamo valutare e distinguere nei nostri
pensieri, nella folla delle idee, solo così
possiamo fare una cernita. Pensare al positivo,
sperimentare, non mettere barriere al bene
può consolarci e farci compiere progresso.
Dobbiamo accorgerci se cresciamo, se l’umanità in noi cresce.
Racconto la mia esperienza: anch’io non ero
formata, quasi incredula, quando un’amica
mi ha chiamata per andare in comunità
a pregare. Mi ha detto: “Vieni”. Subito mi sono
detta: “Dove devo andare, perché, come mai?…”
Ho accettato e da allora, piano piano, sono
cambiata. Ho alimentato il mio spirito
di cibo divino. Ogni esperienza sempre ti
mette in prova, ti tenta. Devi vincerti
per uscire dal banale, dalla solitudine,
ti devi impegnare, in gioco metterti.
Ogni volta c’è una parte di te che vuole
fermarti all’azione buona, un’altra che ti incoraggia.
Quale scegli? Mi dicevo: “Cosa vado a fare
agli incontri in Chiesa, di preghiera”? Ugualmente
mi sono messa in cammino, sono andata.