VOGLIO RIFIUTARE IL MALESSERE
Forse che le mie preghiere possono
allontanarlo, forse che il mio silenzio,
il mio amore, il mio riflettere,
il meditare, l’ascoltare, il pazientare
riescono a trasformare, ad accettare
ogni possibile avversità in nome
della dolcezza, della pacatezza,
della calma, della serenità conquistata
e difesa? E’ chiaro che mi fanno star male
la durezza, l’asprezza, l’aggressività,
la violenza, la sopraffazione, la reazione
contrapposta, l’imposizione, la mancanza
di rispetto della individuale libertà,
perché ognuno vuole sentirsi isola,
chiusa nel suo guscio e nella propria
potenza e autorità e non lascia
neppure che l’altro possa donarsi
con la sua espressione totale,
pur nella differenza delle
opinioni, dei propri vissuti, dei
propri desideri, delle aspirazioni,
dei consigli, dell’operosità, dei progressi,
delle idee, dei conforti, delle innovazioni,
per dire all’altro: “Ci sono anch’io, ascoltami “.