7. Il DAILOGO RELAZIONALE LUMINOSO: IO – EGLI – MONDO – L’UOMO.

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all’esteriorità, ma crescendo nell’amore e piano piano ce la si può fare perché non si è soli, perché siamo amati dal Padre celeste e da una Madre amorosa. “Guarda in alto, non arrenderti mai, puoi farcela; il gran Dio ti ha dato la libertà che è il dono più grande: è tua”. Non siamo fatti per volare basso; abbiamo tutte le possibilità per costruire e per distruggere, per far vivere o morire.
Ognuno di noi è l’angelo più bello del Creato, ma anche il più feroce degli animali, certamente il nostro potere non è in noi, ma nel servizio degli altri, noi possiamo essere angelici o diabolici. Nulla ci appartiene e siamo di passaggio sulla terra. Questa è la nostra società, sperduta e divisa, lacerata dal troppo male, procura sofferenza, malvagità, inganno e cattiveria. Caro uomo, devi pensare al positivo. Non siamo perfetti. Se rimaniamo soli, restiamo nel buio. Solo con Dio possiamo diventare grandiosi. Caro lettore, leggendo queste stupende poesie, avverti in te la sensazione che Loreta si sostituisca alla bontà di Dio: tutto comprende, riesce a trovare l’aspetto buono e positivo in ogni opera del Creato, uomo incluso, e tutti possono diventare elementi utili per la crescita e la perfezione dell’uomo. Non c’è una cosa che l’autrice condanni: tutto è buono e di tutti parla bene, ma senza mai perdere e spezzare quel filo che tiene uniti al Signore. Ecco perché bisogna ringraziarLo: “Fammi amare come ami Tu… senza demordere mai. Chiunque tu sia, uomo, sei importante perché appartieni al mondo intero”. Per mantenere questo legame con Dio, il mezzo che suggerisce è la preghiera, fatta con libertà, con parole semplici, ma con grande affetto “… la preghiera ottiene, trasforma, rigenera”. Il nostro corpo cresce, si alimenta; il nostro spirito ha bisogno di cibo spirituale. La forza trainante della società sono i giovani. Rifacendoci alle direttive del grande papa Giovanni Paolo II, suo idolo e maestro, riporta il nocciolo del suo pensiero che assicura i