VERAMENTE MI METTI ALLA PROVA
Devo assolutamente santificarmi, sperimentare
ogni santa virtù, prima di tutto proprio
quella della pazienza. Ci insegna S. Benedetto
che, solo avendo tanta tolleranza, salvare
le nostre anime possiamo. Sei proprio
tu, mio prossimo e vicinissimo, a farmi
provare ogni spina, dolore morale e sofferto
spirituale, sei tu a farmi capire qualsiasi
disagio, lo stesso forse che io do a te.
Penso: è da considerare, quindi, che ogni
uomo può fare in qualche modo soffrire oppure
dare sollievo all’umana condizione di tutti.
Voglio offrire tutta la mia sopportazione, il mio
rendermi sempre più remissiva ed umile
all’arroganza senza limite, al prepotere
senza confini, che violenta ogni libertà dell’individuo,
offende la dignità umana. Sì, voglio essere
messa alla prova, nonostante la grande
interna sofferenza, perché desidero donare
la mia vita in remissione del peccare
continuo di noi uomini, presi dal nostro
dire, dal nostro sentirci intelligenti, superiori,
con i panni e le vesti esterne di chi si
sente tutto arrivato, tutto appagato dal potere proprio,
senza chiedersi se aiuta oppure mette in disagio