e progresso? Quello che possiamo fare noi uomini
sulla terra è prendere coscienza di camminare
sulla retta via fra passato, presente, futuro e
usare tutti i benefici ricevuti in ringraziamenti,
vivendo in umiltà, scoprendoci e dichiarandoci
pronti a vivere l’uno per il bene dell’altro,
senza dominio indiscriminato, autoritarismi
vari, superiorità conclamate, perché nulla abbiamo
creato e prodotto noi da noi, ma in rispetto
e riverenza del Datore di ogni bene, della
natura a noi affidata, della compagnia
mondiale; dobbiamo donarci al prossimo
con amore, incoraggiandoci, sopportandoci
a vicenda, perché proprio nessuno è perfetto,
anzi accogliendoci e facendoci carico
di ogni imperfezione, soccorrendoci
per portare l’uno i pesi dell’altro e colmare
le lacune, che sono di ognuno. Se ci
facciamo carico delle fragilità umane,
non spezziamo il dialogo, superandoci
nelle incomprensioni, accettandoci
così come siamo, comprendendo solo
che dobbiamo aiutare a migliorarci,
darci spazio e fiducia e ascolto per crescere all’unisono.