Un grazie va a tutti voi lettori e amici di buona volontà e auguri di tanta ottima partecipazione ai valori e agli ideali di Amore reciproco, per una crescita, sia pure attraverso lo scritto e la trasmissione delle parole, dettate dai sentimenti, per elevarci insieme alla universalità dei Beni comuni.
Gli scritti dedicati a voi nascono solamente dal cuore e dalla speranza dell’impegno e del dono, pur nella misura della propria fragile dimensione, dall’esperienza vissuta in funzione dell’Altro-Dio e dell’altro-uomo, nella relazione di quello Amore sperimentato, che tutto abbraccia, tutto fortifica, tutto comprende, incoraggia e riedifica.
Vi prego, pertanto, di non essere giudici severi, pensando che il nostro Padre celeste non giudica, ma ama ciascuno di noi, che c’è tanto cuore e tanta buona volontà e voglia di raccontarsi; chiedo scusa per tutte le imperfezioni tecniche, nonostante gli sforzi per rendere precisi gli scritti, che nei vari passaggi di trascrizione, dal manuale al computerale e all’editoriale, possono risultare imperfetti e non aderenti all’intenzionalità originaria.
Nel presente testo racconto l’umanità in forma poetica con messaggi d’amore e di speranza, perché conoscersi è amarsi e amare. L’uomo è stato messo in un Paradiso Terrestre, figlio amato e benedetto, se guarda il Cielo, è devoto e rispettoso. Ogni buon frutto arrecherà a sé e agli altri, ringraziando il Creatore di ogni beneficio, perché ogni attimo di vita è un regalo e va ben amministrato.
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