11. GLI UOMINI SANTI ACCOMPAGNANO.

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S. BENEDETTO
(480 – 545)
(21 marzo – 11 luglio)

Attraverso la fatica dell’obbedienza ci avviciniamo
a Dio e per la pazienza partecipiamo alla passione di Cristo.
Santissimi santi siete tutti come scrigni pieni, pieni
zeppi di pietre preziose, ci avete donato e di detti

e di opere sapienziali, di tesori nascosti ci riempite,
ma evidenziati dal vostro operato. È bene attingere
a voi per favorire anche noi di quella luminosissima luce
preziosissima come quella del Sole, di un diamante,

di un arcobaleno colorato, maestoso, che sa di miracolosità,
folgore, che coglie a segno, che ti dice cosa devi fare,
chi seguire, come cercare quella Verità assoluta,
degna di seguacità, di credenza piena, di volere

innalzarsi ogni momento con sante ispirazioni e opere buone.
Benedetto, nome che in latino significa “ che il bene
augura”, nasce da famiglia aristocratica, dopo gli studi
a Roma, si ritira a Subiaco, attirando discepoli

e crea l’ordine dei benedettini. Ora et labora, il motto
“prega e lavora” è la sintesi della regola. I monaci
lo considerano santo e lo vogliono come maestro, ma presto
a causa del suo rigore ascetico tentano di avvelenarlo.

Egli scampa miracolosamente alla morte. Altre avversità lo portano poi a migrare verso Montecassino, dove fonda l’omonima abbazia. Il suo monastero è luogo di preghiera,
di lavoro, di studio. Padre dell’Europa è stato proclamato