delle scuole cristiane e poi come alunno dei Gesuiti
ha studiato a Spoleto, dove la famiglia si è
trasferita – il padre è un funzionario dello Stato
Pontificio. Devotissimo della Madre di Dio,
la Mamma dei dolori, quando i voti religiosi emette
assume il nome di Gabriele dell’Addolorata, una scelta
che equivale a un programma di vita: “Il mio
Paradiso – ha detto – sono i dolori, tutto proteso
alla conquista della Santità, della mia cara
Madre”. La sua vita trascorsa nei conventi dei
Passionisti non ha nulla di clamoroso. Partecipa
con la malattia, un’ematosi grave, al dolore di
Maria, a soli 24 anni muore ad Isola
del Gran Sasso alla vigilia dell’ordinazione sacerdotale.
La sua santità viene riconosciuta da papa Benedetto XV.
Ho visitato il tuo Santuario, dove si respira aria di Cielo,
ti prego per la salvezza dell’umanità, per la conversione.
Amen.