LE SANTE VIRTÙ
Grazie, Signore, se mi esercito nella pazienza.
Mi costa, non riesco, soffro nel sopportare
chi di me non si accorge, evidentemente
non conosce le aspettative, sicuramente pensa
ai propri bisogni, alle necessità individuali.
Se riesco a tollerare per la pace, per la quiete
del vivere insieme in tranquillità, se offrire
le mie sopportazioni per fini pacifici, eccelsi
mi fa onore ai Tuoi occhi, posso ritenermi felice.
Se ho contrarietà a tutto spiano e riesco a farmene
una ragione, comprendo le diversità dell’agire,
devo capire, più che essere compresa, che devo uscire
fuori di me ed accettare ogni avversità, per trarne
un beneficio per la mia anima e la mia crescita.
Superare l’ostacolo dell’incomprensione mi fa
teneramente grande, mi fa considerare la mia
pochezza, mi dà la dimensione giusta, l’umiltà
necessaria per progredire. Devo costruirmi giorno
per giorno, confrontarmi, mettermi in gioco.
Guardo te, o gazza, su, su, in alto sulla vetta
del mio altissimo pino del giardino, vedo
che stai in bilico, ma riesci a mantenerti,
pur spinta dal vento, in equilibrio, sul punto
più sottile e pericoloso, traballi, nonostante i tanti