CARISSIMO DIRETTORE
sono devotissima di S. Francesco: è proprio il Santo
della quotidianità, è nella mia cristalliera la
sua statuina. È pregato da me giornalmente
nelle varie occasioni di lavoro, di volontariato.
Il venerdì mattina che mi reco al Centro-Diurno
dei disabili, già durante il viaggio in macchina
da casa per raggiungerlo canto: “Laudato sì,
mi Signore …, vi racconto la tanta festa
e la tanta emozione che provo nell’Amore
e nell’offerta del donare il proprio tempo:
un’ora insieme, cantando e pregando
e ringraziando e condividendo col canto:
Fratello Sole, Sorella Luna: Dolce sentire
come nel mio cuore …. l’Amore fraterno,
che unisce gli spiriti di buona volontà,
umili, semplici, che vogliono lodare
Dio. S. Francesco fa da padrone e guida,
fa inneggiare ad Amare sé, la propria vita,
la condizione vissuta, il Creato, le creature
tutte, il mondo, il Creatore ed eleva ogni
spirito alla speranza dell’offerta e del dono di
sé, perché assicurata è la ricompensa e
la Gloria nel Regno dei Cieli. La gioia è
già qui sulla terra, cantando e lodando il Signore,
che compie meraviglie nel Cuore dei Suoi fedeli,