portandosi verso le rive del Po in un luogo
deserto, per morirvi in solitudine. È spesso raffigurato
in abiti da pellegrino con un cane al suo fianco
nell’atto di porgergli un pane. Egli sarebbe morto
di fame, appartatosi in una capanna, se un randagio
non gli avesse recato quotidianamente un pane e
se dalla terra non fosse sgorgata prodigiosamente
una sorgente a dissetarlo. Dal rifugio è prelevato
dal patrizio Gottardo Pollastrelli, che lo ospita in casa
propria fino a completa guarigione. A Nord, presso
il lago Maggiore, ad Angera è scambiato per una spia
e gettato in prigione per 5 anni finché la morte, dimenticato
da tutti, nel 1380 lo coglie. È patrono dei pellegrini,
dei carcerati, dei malati, dei medici e farmacisti,
contro ogni tipo di malattia contagiosa è invocato.
È Santo universale, acclamato in tutto il mondo.
Benefattore, intermediario tra Dio e gli uomini,
intercedi e prega per ognuno, perché a tuo modello
in cammino, pieni di fede e di preghiera diventiamo santi.
Grazie, S. Rocco, per la vita donata al servizio di Dio
e per tutti, perché il tuo esempio itinerante di sacrificio
di amore al prossimo ci converta al cammino santo.
Alleluia, Amen.