SAN MASSIMILIANO MARIA KOLBE
(14 agosto)
“Solo l’Amore crea”, l’odio non serve a niente …,
così Massimiliano Kolbe dice all’ufficiale tenente
medico nazista, che gli fa l’iniezione mortale
nel braccio, porgendoglielo egli aggiunge come ultime
parole: “Ave Maria”. Nasce in una famiglia
dalle condizioni modeste in una zona polacca sotto
il controllo della Russia. A tredici anni ha frequentato
la scuola media dei Francescani a Leopoli. Vestito ha
l’abito francescano, è inviato a Cracovia e
poi a Roma per continuare gli studi in Filosofia e
Teologia, grazie alle quali ha conseguito due lauree.
Ha professato i voti nel 1914. Il papà è fatto prigioniero e
fucilato, la madre si ritira ad una vita di preghiera
in convento. Nel 1918, il 28 aprile, è ordinato
sacerdote a Roma. Nel 1919 ha conseguito il Dottorato
in Teologia, ritorna poi a Cracovia. Molto socievole, ha
creato rapporti di amicizia con la maggioranza
dei suoi compagni di seminario, distinguendosi
per il suo impegno e la capacità di lavoro, di
forte e grande ottimismo animato: “La prossima
volta tutto andrà meglio” ripete di fronte ai
problemi e per una notevole intensità nella
pratica religiosa, in particolare nella recita dei
Rosari e dell’adorazione del S. Sacramento. La