COLLOQUIO D’AMORE
Ti offro nel Calice intriso del Corpo e Sangue
dell’offerta chi mi Ama e chi non mi ama, la
persona che mi accoglie e la comunità che
non mi accoglie. Non chiedo niente a loro, ma
solo a Te Padre, Figlio, Spirito Santo la pietà
e la commozione verso di me, il Tuo sguardo verso
di me sofferente, che cerca e sempre continuerà a farlo
l’Amore bello, grande, universale che sostiene la
fatica e l’umanità dell’essere, che ti libera dalla
prigione dell’indifferenza. Sol che Tu mi ami Signore
e di questo Amore voglio vivere, fà che mi basti. Spiana
il mio passo, parlami, confortami, perché io possa confortare.
Rendi elastica la mia mente, perché possa capire
i disagi, le necessità, fammi penetrare gli spiriti, perché
possa addolcire i bisogni, facciamoci carico del travaglio
umano, perché l’uomo converti il peccato nella logica dell’ascolto
e del pregar, dell’indagare nella sua coscienza, nel meditare,
nel capirsi, nel ragionare possa le negatività trasformare,
per dire Gesù dolce Eucarestia, il Tuo Nome Santo mi
aiuti, mi doni la Pace e l’Amore che io possa agli
altri infondere, la gioia indescrivibile, l’esaltazione della
Santa Parola, dei Suoi messaggi che sono la Luce dell’andare
quotidiano, che donano potenza, onore, speranza alla
condizione umana. Fà che trascorri i miei giorni nell’occupazione
continua, nel volontariato di ogni genere: letterario,