10. È STORIA D’AMORE.

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O MIO SIGNORE, SALVACI DAL MALE
(ore tre della notte)

Penso a Te anche durante le veglie notturne,
Ti chiedo, Ti offro, piango, desidero
per la famiglia, per l’umanità una conversione,
un apprezzamento per ogni bene posseduto.

Vorrei incontrare cuori caldi, come lo è
questo mio letto; perché non ringraziarTi?
Ho gran quantità di cibo; perché non lodarTi?
Mi guardo intorno, ascolto la televisione,

vedo, apparentemente, costruzioni, case
bellissime, perfette, proprio lì dentro
sono stati commessi omicidi, stragi, rapine.
Ma come è possibile che l’uomo

non vuole essere più uomo, si sente
solo e turbato, non è forte nell’affrontare
il giorno, si fa vittima delle ossessioni,
delle indifferenze, non sa trasformare

la tristezza, il dolore in azioni
di coraggio, di grandezza, di sopportazione,
di dono? L’uomo non si vuole costruire
si lascia andare, non vuole affidarsi ai precetti.

Ha paura di seguire le regole, di avere opposizioni
alla libertà e, confusione su confusione,
si lascia sommergere da azioni malsane,
ingiuste, aggressive, in una tempesta di mali,