10. È STORIA D’AMORE.

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DON ORAZIO

All’incontro ha benedetto i libri appena ritirati dalla stamperia ed i lettori che li leggeranno. Il mio carissimo Padre spirituale mi incoraggia sempre ad andare avanti e a non arrendermi mai, allorquando sollevo i miei dubbi sul tanto lavoro che svolgo e che forse può non essere apprezzato.
Certo è che, essendo in pensione, posso affermare di non aver mai provato tanta fatica e di non aver speso un numero così elevato di ore per realizzare tanti scritti, nonostante i tanti problemi della vista, quando poi è rimasto invariata la gestione familiare con in più il carico di volontariato nella produzione di testi, nella visita agli ammalati, ai disabili, nelle scuole e tra la gente.
Il sacerdote mi dice: “Condivido pienamente il tuo pensiero, siamo in perfetta sintonia; la stampa pulita deve andare sempre avanti”.
Egli mi conosce molto bene e da lunga data perché insieme, tra canti, preghiere e Sante Messe celebrate, abbiamo a lungo assistito spiritualmente gli anziani della Casa di Riposo a Monteleone di Puglia.
Siamo talmente in simbiosi fraterna che ci salutiamo sempre con una “Buona e santa giornata: Ave, Maria”, con l’intento di risentirci con piacere al più presto.
Grazie, don Orazio, che ci sei, perché sei veramente un buon consigliere, un sant’uomo, comprensivo dei palpiti profondi del cuore, anelanti universalmente ai beni spirituali comuni.