“PIÙ SEI UMILIATO, PIÙ IO TI ESALTERÒ”
“Ho preso su di Me tutte le tue pene, i tuoi
tormenti, le tue debolezze, le tue difficoltà;
nella immensa Mia misericordia non ti
abbandonerò mai, creatura mia diletta”.
Voglio ascoltare la Tua Voce Amica che
mi parla nel cuore, che corrisponde alle
esigenze intime più profonde di essere
valutata nella umanità dignitosa e
sacra, nelle aspirazioni e nei desideri
di donare i frutti della conquista. Consolati
da Dio, come Maria, che a sua volta è la
Consolatrice nostra “Consolatrix afflictorum”, ella,
la Madonna della Consolata, la devozione ha
più sentita e più antica torinese, come patrona
dell’Arcidiocesi. Così siamo protetti e nella
santa consolazione, perché non siamo soli nella
umiliazione, ma siamo innalzati nella
economia generale di salvezza come il nostro
Salvatore uomo-Dio, che ha dato il Suo
sangue per noi, beffeggiato, umiliato nella
Sua divinità, nel Suo ruolo, nella
umanità, offrendo se stesso, le vicissitudini
deleterie e negative per amore della umanità
caduta nel male, nei misfatti, nei tormenti.