45. DIARIO AD E-MAIL: LE LUCI DEL MATTINO AL DON.

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PACE SIA AL CUORE

• Messaggio:
Tieni duro quando la vita non è facile: c’è sempre un arcobaleno
dopo ogni tempesta.
Buon giorno! Don Luciano
GIOCARE COL CANE
È curioso, ma vero. Vivevo da pochi giorni in una casa dove Fido, il
cane presidiava minaccioso la proprietà. Benché fosse nota la mia
paura dei cani, il padrone di casa mi invitava ad uscire nel giardino
per far amicizia con “la belva”. Ma come?
Mi mise in mano un pallone sgonfio, esortandomi a gettarlo verso
Fido appena l’avessi visto. Così feci cercando di superarmi. Il
cane appena vede il pallone mi dà un’occhiata e insegue il pallone
addentandolo e portandomelo festosamente fino ai piedi. Compresi
che voleva giocare con me.
Diedi allora timidamente la prima pedata al pallone, accorgendomi
dell’interesse con cui l’animale cercava di indovinare la direzione
che avrei impresso al pallone col piede. Ne seguì un concitato
inseguimento, e, per l’ennesima volta Fido mi riportò festosamente
fino ai piedi la palla.
Mai avrei pensato di dovermi trovare a giocare con un cane, ma,
pur di stabilire con lui un rapporto amichevole e sereno, mi ci adattai
volentieri.
Ogni giorno così, tutte le volte così. Era quasi uno scotto da pagare
se volevo serenamente far quattro passi nell’ampio giardino
adiacente la villa.
Man mano che giocavo con Fido, m’accorsi che a lui interessava
sì il pallone, ma, da varie sue reazioni, scoprii che gli importava
soprattutto la mia amicizia. Tant’è vero che quando a me non
interessava più il pallone, anche lui lo trascurava e mi seguiva