51. CARISSIMO SPOSO LUCIANO.

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CIAO, COME STAI…

Continuo a chiamarti ora che non ci sei
più corporalmente, ad invocarti Santo, a far sì
che tu possa pregare per noi come per te noi.
La tua voce, i tuoi bisbigli, i tuoi detti
sono cari al mio cuore, rispondono
ai miei quesiti di vedova per risolvere
i travagli di questa vita. “Avete affrontato
tanta lotta, tanto dolore mi dice Maria,
siete forte, state serena, avete fatto tutto
quello che c’era da fare, l’impossibile,
ora dovreste essere nella pace. Ma come,
mi manca le dico, egli era il mio tutto,
la mia energia, la mia forza. Solo egli
si interessava di me, l’Amore va oltre
cresce sempre anche ora che non c’è
lo cerco continuamente ed ancora
voglio preparargli il cibo, anche se particolare
per lui che non riusciva più ad ingoiare…
Continuo a salutarti, a sentirti presente,
a raccontarti, a chiedere, a dire
buongiorno, Luciano come stai? A
chiederti compagnia, soccorso anche ora
che non ci sei più corporalmente. È avere
gioia, il Signore Presente, l’Emmanuele