48. CARISSIMI.

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Table of Contents

LA MIA LETTERA

Non dobbiamo perdere di vista la Gloria di Dio
e la salvezza delle anime. Per questo dobbiamo
impegnarci e lavorare per il Cielo e per la Terra.
La profonda vita interiore, quella che si chiama “familiarità
con Dio” e la Fede sono il nostro scudo invincibile e
risplendente e la nostra vittoria. Bisogna combattere;
questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra Fede.
Si sa il combattimento stanca, perciò dico, non mi abbandonare
Signore. L’unione con Dio si sviluppa con la Fede,
la speranza e la carità, come espressione della vita
teologale e dello spirito di autentica pietà. Questa
esperienza si traduce in azioni visibili, senza
le opere la Fede è morta e senza la Fede le opere
sono vuote. Infine essa ha come punto di arrivo
la santità, che è possibile a tutti e dipende dalla
nostra cooperazione con la Grazia. La spiritualità
ha bisogno di essere vissuta secondo la vocazione
che ognuno ha ricevuto da Dio. “Venite e Vedrete”
aveva detto Gesù ai suoi primi discepoli, così che
bontà, mitezza evangelica, carità, dolcezza nel cuore
ci guideranno in ogni cosa. Il cammino è lungo
e difficile, ma vera Via Crucis, che costa tanti
dolori, fatiche, opposizioni e contraddizioni,
forse non avrei avuto il coraggio di accingermi