SEMBRAVA UN NATALE COME TANTI…
Non sembrava portare alcuna novità,
niente di speciale, proprio un Natale come tanti.
Eppure lo stesso presepe, la sua luce tenuta
accesa giorno e notte sono stati insoliti.
Ho riscontrato la luce del cuore nuova,
illuminata, quasi un presagio di avventure
diverse, di uno splendore nascente e
duraturo, combinato con una pace intrapresa,
sorprendente, come di primordiale rinascita
a una vita nuova, splendente, più umana
più impegnata, più vigorosa, più rinnovata.
Una capanna accesa nel luogo più in vista,
adatta per essere osservata, contemplata
da tutti è servita ad accendere ogni
speranza, ogni traguardo, ha aperto la
porta e la finestra a tutti i sogni
buoni, a una vita diversa, ad un rigenerante
impegno, innovativo, ha fatto meditare
sulla sacra famiglia e su tutti i personaggi:
ognuno al proprio posto, proprio tutti importanti.
Sentirò certamente la mancanza ora che
toglierò la casa ricostruita, spegnerò le
luci. Spero, solamente, di vivere per tutto
l’anno di questi giorni l’avvenimento santo.
Come non mai ho avuto in regalo tanti doni,