la saldezza del legame che deve avvincere a Te.
Tu, piccolissimo eroe divino, sei venuto a patire
per me, a nascere e crescere, modello di santità
e di martirio, docile, di offerta sacralissima,
santa, di sapienza e di umanità infinita, esempio
di giustizia, di liberazione e di libertà per me.
Hai amato tanto e hai avuto pietà della condizione
sulla terra: l’essere non è stato più angelo del Cielo,
ma inorgoglito, disobbediente, ha pensato di vivere
senza Dio, di sentirsi al di sopra, di poterLo scavalcare,
scalzare, sentirsi da creato Creatore, capace
di costruirsi da solo il futuro, affidandosi alle sue
sole forze, è caduto nel male, nel peccato di
superbia, di incredulità, di negazione, destinato
così alla morte spirituale eterna. Tu, Gesù, sei
venuto a riscattare la colpa, a Te addossando
il mortal destino per solidarietà e volontariamente,
per vincere il male più grande, la stessa morte
con la Resurrezione. Tu solo hai potuto patire
per tutti, per ognuno salvare a risorgere come Te.
Ci hai divinizzati, riportati al Padre Onnipotente,
per cui ciascuno battezzato, confessato, comunicato
ogni giorno con la comunione istituita per noi e col cibo
celestiale, in forza dello Spirito Santo, disceso
a Pentecoste, può ritornare angelo al Paradiso.
Amen.