15. A GESÙ UN OMAGGIO: INSEGNACI AD AMARE.

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DIARIO – DICEMBRE

Scrivo poesie e versi di conforto e di
amore per tutti, pur nel mare di
tempesta in cui naviga la povera
navicella rotta e lesionata e piena

d’acqua della mia vita. Riconosco,
Signore, che questa è l’opera delle Tue
mani; il prossimo, gli altri vogliono
inabissarmi, farmi affondare, mentre

Tu ripari le piaghe e le ferite, addolcisci
i sentieri, ridoni vita e speranza, così
che possa lodarTi, dirTi grazie, osannarTi
per come mi hai a cuore, mi sollevi,

pace nella sofferenza mi doni, tanta grazia
di sopportazione e di rassegnazione,
in attesa solamente della Tua giustizia.
Dove troverò un avvocato così potente e sapiente,

che abbia a cuore e prenda in causa la
mia situazione? Sono vittima di abusi
e soprusi, di malignità, di mancanza di
rispetto, di intrighi e di imbrogli. Finché ho la

vita, desidero solo la pace. Tu conosci bene
me stessa, il mio intimo profondo, sai che
mi sono distaccata dai beni materiali, anche
se mi spogliano dei risparmi di una vita, se

mi calpestano nella dignità, mi offendono,