di Te quotidiana, pregandoTi, dialogando, con la
formazione continua del mio Io interiore, possa
volare in Alto, rendendomi conto che la Tua
presenza, il Tuo ascolto sono indispensabili
per amarTi e amare, per vivere santamente la
quotidianità. Sento di essere niente così piccola,
così incapace a stare al passo dei tempi, dei tanti
impegni, mi chiedo da dove attingo la capacità
di lavorare tanto, di affrontare sfide, di alzarmi
anche alle tre, di ottemperare ai miei servizi
familiari anche di notte, pur di correre la
giornata alle due scuole al mattino come insegnante,
al pomeriggio fino alla sera alla Facoltà
Teologica. Mi hai sollevata dalla difficile atroce sofferenza
fisica e spirituale per sprigionarmi dalle anguste
prigioni del niente, del vuoto, del falso, dello
ignoto soffrire, e proprio in quel momento
così cupo ed inutile della mia vita, quando ho
sperimento la solitudine, la freddezza, l’abbandono
della relazione affettiva anche e proprio con le
persone vicine, a cui Tu hai donato la vita e
il servizio, allora Tu e solo Tu doni le
bellezze e le certezze e la felicità del vivere con Te.