LA GLORIA DI DIO È L’UOMO VIVENTE (SAL 26).
ANDATE LUNGO LE STRADE,
INVITATE COLORO CHE INCONTRATE
(Lc 14, 15-24)
Come è bello, gioioso e gratificante sapere che
siamo la gloria del Signore, benedetti da sempre,
amati, privilegiati, protetti, per cui non ci resta
altro che formarci, conoscerLo, essere seguaci della
dottrina praticata cristiana, perché dice Luca
(15, 1-10): “Ci sarà più gioia in Cielo per un peccatore
convertito”, il che vuol dire che dobbiamo darci da
fare per capire che apparteniamo al Cielo e che
ivi ritorneremo nell’immortalità dell’Eternità.
Beati sono tutti coloro che ascoltano la Tua santa
Parola, che si è fatta carne, che vive nella quotidianità
in noi, che è ricchezza assimilata da ogni uomo di buona
volontà, sicurezza, fortezza, compagnia, baluardo,
formazione corretta per l’umano vivere, per raggiungere
la verità. Nell’omelia del 19–10–1997 Giovanni Paolo
II, il nostro amatissimo Pontefice, che tante anime
ha condotto al Signore, chiamando, invitando
i giovani ed ogni categoria di persona di ogni
ceto, razza, pur di condividere insieme i cammini
santi, in memoria della Santa Teresa del Bambino
Gesù, che tanto ha desiderato di missionaria essere,
così da essere proclamata Patrona delle Missioni, di vivere
come Gesù a lei ha mostrato tale vocazione mediante