Galilea. Caccia i venditori dal tempio dicendo: Fate
una spelonca di ladri la mia casa di preghiera”.
Si scatena l’obiezione sfavorevole da parte di
sacerdoti e anziani del popolo: con quale autorità
insegni, fai questo? Gesù rivela l’ipocrisia e la vanità degli
scribi e dei farisei. Il più grande comandamento un dottore
della legge per metterlo alla prova gli chiede, lo interroga:
“Maestro, qual è?” Gli risponde: “Amerai con tutto il cuore
il Signore Dio tuo, con tutta la tua anima, con tutta
la tua mente, con te stesso” e il secondo simile al primo è:
“Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Annuncia
il discorso escatologico con parabole, come quelle delle
dieci vergini, dei talenti, il giudizio finale. Si prepara
il complotto contro. Il Figlio dell’uomo sarà
consegnato, per essere crocifisso. Uno dei dodici, Giuda,
lo tradisce per trenta monete d’argento. Egli fa
la Pasqua con i discepoli, mangia con loro, spezza
il pane benedetto, istituisce l’Eucarestia, dicendo:
“Prendete e mangiate: questo è il mio corpo; bevete,
questo è il sangue dell’alleanza, versato in remissione
dei peccati”. Arrestato, condotto davanti a Pilato, rinnegato
da Pietro, coronato di spine, crocifisso, deriso, oltraggiato, muore sulla Croce. La tomba vuota lo dichiara risorto, appare alle pie donne, in Galilea, Gesù dà la missione universale
agli apostoli: “Insegnate, Io sono con voi tutti i giorni fino
alla fine del mondo”. Gesù, resta con noi. Grazie.